
L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno siglato un nuovo accordo commerciale che prevede un dazio unico del 15% sulle auto europee importate negli USA. Si tratta di un compromesso che riduce l’attuale 27,5%, ma che resta ben sopra i livelli storici (intorno all’1%) applicati prima delle recenti tensioni commerciali.
L’intesa include anche altri settori strategici come farmaceutica, semiconduttori e aerospazio, con esenzioni parziali su specifici prodotti ad alto valore tecnologico.
Cosa significa il dazio del 15% sulle auto europee
- Maggiori costi per le case automobilistiche europee; Il dazio al 15% impatterà direttamente le aziende europee che esportano auto negli Stati Uniti, tra cui molte realtà italiane coinvolte nella componentistica per marchi tedeschi e americani. Secondo le stime di Oxford Economics, l’automotive italiano potrebbe registrare una contrazione del 4,7% nel valore aggiunto a causa dei costi extra e della minore competitività sul mercato USA.

- Impatto per l’economia italiana del settore automotive:
- Le esportazioni di auto italiane verso gli USA valgono circa 4 miliardi di euro l’anno
- Le componenti prodotte in Italia per i modelli tedeschi valgono circa 1,2 miliardi
- Il dazio da solo potrebbe costare oltre 1 miliardo di euro all’anno all’industria europea dell’auto
Cosa cambia per i cittadini italiani
1 Impatto sull’occupazione e le aziende italiane
Le aziende italiane esportatrici (componenti, design, assemblaggio) saranno colpite da costi maggiori. Questo comporterà potenziali rischi per l’occupazione in regioni italiane legate all’automotive, come Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia.
2 Nessun impatto diretto sui prezzi in Italia
I dazi si applicheranno alle auto esportate verso gli USA e non quelle vendute in Italia. Gli acquirenti italiani non pagheranno di più per acquistare auto europee o italiane nel proprio paese.
3 Conseguenze indirette su investimenti e innovazione
- Se le aziende italiane vedranno calare le vendite e i profitti, potrebbero ridurre investimenti in R&S, tecnologia o nuovi modelli.
- Potrebbero anche aumentare la produzione fuori Europa per evitare il dazio.
Impatto globale: meno concorrenza, meno scelte

La nuova politica tariffaria potrebbe spingere le aziende europee a produrre direttamente negli USA, spostando parte della produzione fuori dall’Italia e dall’Europa.
Questo accordo allenta la tensione di una possibile guerra commerciale, ma mantiene barriere importanti che limiteranno la libera concorrenza e la varietà dell’offerta sul mercato americano.
Perché conviene il noleggio a lungo termine?
Alla luce dell’accordo sui dazi UE-USA, il settore automobilistico europeo si trova in una fase di incertezza: prezzi in salita, minori margini per le aziende e possibili ripercussioni sulla produzione e l’innovazione.
Scegliere il noleggio a lungo termine oggi significa proteggersi da un mercato imprevedibile e allo stesso tempo avere accesso a veicoli nuovi, tecnologici e sostenibili, senza immobilizzare capitale.
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